Zanzibar: consigli di viaggio

Matteo Massoni

Il nome di Zanzibar evoca inevitabilmente spiagge tropicali paradisiache, il calore della sua gente e la vivacità della città di Stone Town. L’isola della Tanzania incanta ogni anno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, alla ricerca del sole per immergersi nel relax in perfetta sintonia con il motto del popolo zanzibarino “Hakuna Matata”. Ecco a voi alcuni consigli se decidete di partire per questo paradiso tropicale nel continente africano.

Informazioni generali

Partiamo dal principio. Con Zanzibar ci si riferisce ad una regione amministrativa della Repubblica della Tanzania, sulla costa centro orientale dell’Africa. Il termina Zanzibar viene utilizzato erroneamente per comprendere l’isola principale dell’arcipelago, Unguja, mentre in realtà Zanzibar è il nome della capitale dell’isola, ovvero Zanzibar o Zanzibar City. L’arcipelago comprende numerose isole le cui principali sono appunto Unguja e Pemba. La gran parte dei turisti visita l’isola principale in cui sono presenti i numerosi hotel e resorts che attirano migliaia di turisti ogni anno. 

La maggior parte dei turisti arriva a Zanzibar mediante aereo attraverso l’aeroporto internazionale dell’isola, a pochi km dalla città. Il moderno aeroporto è collegato mediante aerei di linee e voli charter a molte città europee e asiatiche oltre al resto del continente africano e alle principali città della Tanzania. Una volta atterrati, l’ingresso nel Paese è consentito attraverso il passaporto e un visto di ingresso. Quest’ultimo deve essere, preferibilmente, richiesto prima dell’arrivo online attraverso il sito ufficiale della Repubblica della Tanzania (meglio se prima di 10 giorni dall’arrivo) ma può essere anche emesso una volta giunti nel paese, seppur con maggiori lungaggini e attese. Tale visto costa 50 dollari (attenzione ai siti non ufficiali!). Altra tassa da pagare se si viaggia con un volo charter è la cosiddetta tassa di uscita di 54 dollari che viene pagata in contanti al momento del check in del volo di partenza. 

A proposito di valute, la moneta ufficiale della Tanzania è lo scellino ma dollari e euro sono utilizzati maggiormente dai turisti ed accettati un pò ovunque. Il mio consiglio è di cambiare un pò di dollari considerando che i prezzi in euro vengono equiparati a quelli in dollari (50 euro = 50 dollari) nonostante il valore di cambio sia (allo stato attuale) a vantaggio dell’euro. 

Consigli igienico- sanitari

Altro tema importante prima di partire a Zanzibar è ricordarsi di aggiornare il proprio libretto vaccinale per i vaccini obbligatori (difterite, tetano e pertosse in Italia , per esempio) e valutare la vaccinazione contro tifo e epatite A in considerazione delle condizioni igienico- sanitarie dell’isola. Non esistono vaccini obbligatori tranne quello per la febbre gialla ma solo per i viaggiatori provenienti da paesi in cui l’infezione è endemica. A Zanzibar la malaria è presente seppur molto rara, quindi utilizzate repellenti per insetti e coprite braccia e gambe con abiti lunghi la sera, soprattutto nella stagione delle pioggia.

Altra raccomandazione importante è quella di non bere acqua dal rubinetto, bere sempre e solo acqua in bottiglia, evitare cibi crudi o poco cotti così come il ghiaccio nelle bevande. Il rischio è di incorrere nella fantomatica diarrea del viaggiatore o in altri disturbi gastrointestinali che potrebbero rovinare la vostra vacanza. Utile assumere fermenti lattici già da una settimana prima della vostra partenza e proseguirli durante il soggiorno. 

Le strutture sanitarie dell’isola non sono al livello di quelle dei paesi occidentali, tuttavia esistono centri privati o studi medici che potrebbe consultare in caso di necessità. Ricordatevi di stipulare una polizza assicurativa sanitaria, obbligatoria per l’ingresso nel paese!

Quando partire?

Una delle domande più frequenti che ci si pone quando si decide di andare a Zanzibar é in che mese partire. L’isola si colloca poco sotto l’ equatore e ha un clima tropicale con temperature alte tutto l’anno. Ciò che cambia notevolmente é la piovosità che raggiunge il massimo nei mesi delle grandi pioggia tra marzo e giugno. Le temperature raggiunto il massimo nei nostri mesi invernali (dicembre gennaio) mentre sono più tollerabili nei nostri mesi estivi, in particolare luglio e agosto. Zanzibar è quindi sia adatta per sfuggire dal freddo del nostro  inverno come per destinazione per una vacanza estiva.

Dove alloggiare

La maggior parte delle cose da visitare e vedere a Zanzibar si trova a Unguja, l’isola principale. L’estensione dell’isola non è enorme ma le strade sono molto trafficate e inadeguate al numero di veicoli per cui può richiedere molto tempo spostarsi da una parte dell’isola. La maggior parte dei resort si trova sulla costa nord occidentale nelle località di Kendwa o Nungwi. In questa zona l’effetto delle maree è più limitato, seppur presente ed estremamente affascinante, per cui le spiagge sono più accessibili in tutto il giorno rispetto alla costa orientale o il sud. Se decidete di alloggiare a Nungwi considerate circa 1 ora e 20 minuti di auto per raggiungere l’aeroporto o Stone town da cui partono molte escursioni. Il mio consiglio è di alloggiare nel magnifico Riu Palace Hotel, una struttura 5 stelle adults only all inclusive che offre il perfetto connubio tra lusso, ottimo servizio e cibo e una location mozzafiato. 

Cosa vedere/fare

É difficile fare una lista di tutto ciò che si può fare e vedere a Zanzibar. Per gli amanti del relax sulla spiaggia avrete l’imbarazzo della scelta tra le distese di sabbia bianca che l’isola offre. Gli amanti dello snorkeling potranno ammirare i ricchissimi fondali che il mare circostante offre attraverso i vari Tours (Safari blu o escursioni intorno all’isola di Mnemba) . Immancabile la vista a Prison island e al suo santuario di tartarughe giganti centenarie e da lì partire per l’isola che non c’è, Nakupenda, un’esile lingua di sabbia a largo di Stone town dove potrete gustare un’ottima grigliata di pesce. Una delle tappe imprescindibili é la visita della città vecchia Stone town con il suo vivace mercato, la chiesa anglicana e le sue fortificazioni nonché la casa natale di Freddy Mercury. La città è inoltre annoverata nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Zanzibar è conosciuta anche come l’isola delle spezie. La visita guidata di una piantagione di spezie é un’esperienza irrinunciabile per venire in contatto con la realtà locale e gustare sapori unici. Ma come organizzare tutte queste escursioni? Spostarsi nell’isola da soli con una macchina a noleggio é fuori questione ed è preferibile affidarsi a tante guide locali. Lungo le spiagge vi imbatterete in tanti “beach boys”, ragazzi che si guadagnano la vita vendendo escursioni o souvenirs. Potrete affidarvi a loro o a tour operators locali o affidarvi alle escursioni vendute dagli hotel (decisamente più care con servizi e caratteristiche sovrapponibili alle altre). Io mi sono affidato a Gigi di Zanzibar, il migliore dell’isola. Per chi parla in italiano lui farà a caso vostro: disponibilità, precisione, professionalità e competenza. L’ideale è contattarlo via whatsapp o mediante Instagram prima dell’arrivo per concordare Le escursioni (organizza anche tour privati) soprattutto se decidete di fare un salto in Tanzania per un Safari di uno o due giorni. 

Per concludere, Zanzibar è indubbiamente una destinazione di vacanze da sogno, da scoprire e riscoprire in più viaggi per godere a pieno dell’accoglienza del popolo zanzibarino e delle bellezze che questo arcipelago offre.

Alcune foto:

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